Solidarietà al Rojava e ai/alle compagn* in stato di fermo

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Stasera ore 18:00 a Torino in Piazza Castello presidio in solidarietà con il Rojava e contro le frontiere che uccidono!

Ancora una volta viene confermata l’ipocrisia turca di una difesa di confini utili a tutelare i poteri forti, sfruttando lo spauracchio dell’avanzata dell’ISIS per continuare un embargo vergognoso nei confronti del popolo Curdo.

Ancora una volta viene legittimata una pratica repressiva collaudata nei decenni, silenziosamente mutuata dall’opinione pubblica europea e italiana.

Di seguito un resoconto di quanto accaduto.

Rompiamo l’embargo da parte del governo turco che accerchia il Rojava!
LIBERTÀ PER LE/I COMPAGN*!
BIJI KOBANE!

La casa è un diritto, resistere è un dovere…

La solidarietà fa paura allo Stato.

Perché la solidarietà si sviluppa nel momento in cui le reali necessità dell’individuo vengono messe a nudo, quando non si può più accettare di venire calpestati. Sfonda il muro dell’apatia sociale, del coma indotto che la nostra società sta vivendo.

Lo Stato reagisce aumentando la dose di morfina finchè riesce e, dopo che le sue piccole illusioni sono smascherate, fa emergere la sua natura più intima, il suo lato repressivo.

Questo sta succedendo a Torino, diventata ormai capitale degli sfratti, dove le famiglie hanno deciso di far valere il proprio diritto alla casa, unite nel rivendicare una dignità negata.

Il diritto alla dignità è irriducibile e imprescindibile, il diritto alla proprietà no.