Perché, chi è perfetto?

Sulla Bahnhofstrasse di Zurigo il 2 dicembre sono comparsi, nelle vetrine di un negozio di abiti, dei manichini inusuali. Le reazioni dei passanti sono state di stupore, dato che questi manichini rompevano la serialità del modello umano idealizzato, che di norma fa mostra di sé nelle vetrine, e riproducevano corpi affetti da disabilità fisiche.

Si tratta di una campagna promossa dall’associazione ProInfirmis.

Come ripete una delle frasi più condivise di facebook: “Non siamo nati per essere perfetti ma veri.” Nessun corpo vero è seriale. Quindi, avvicinatevi!

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I manichini disabili susciteranno sguardi attoniti sulla Bahnhofstrasse di Zurigo oggi.
Tra i manichini perfetti ci saranno figure scoliotiche o con la malattia delle ossa fragili, come modelli all’ultima moda. Uno avrà gli arti corti, l’altro la spina dorsale malformata. La campagna è stata ideata per la Giornata internazionale delle persone con disabilità da Pro Infirmis, un’organizzazione per disabili. Intitolata “Perché, chi è perfetto? Avvicinati”, è stata progettata per provocare una riflessione sull’accettazione delle persone con disabilità. Il direttore, Alain Gsponer, ha documentato la campagna con un cortometraggio. I manichini sono rappresentazioni tridimensionali, a grandezza naturale, di Miss Handicap 2010, Jasmin Rechsteiner, del conduttore radiofonico e critico cinematografico Alex Oberholzer, dell’atleta Urs Kolly, della blogger Nadja Schmid e dell’attore Erwin Aljukic.
“Inseguiamo spesso degli ideali invece di accettare la vita in tutta la sua diversità. Pro ​​Infirmis si sforza soprattutto di promuovere l’accettazione della disabilità e l’inclusione delle persone con disabilità”, dice Mark Zumbühl, membro di Pro Infirmis Executive Board, descrivendo la campagna.*

*Testo a commento del video su youtube, traduzione di Serbilla.

Nu Project: la vera bellezza

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Traduzione di questo articolo a cura di Serbilla – Enjoy!

“La nudità femminile non è difficile da trovare nei mezzi di comunicazione di questi tempi: ma i corpi che vediamo normalmente rappresentano una gamma abbastanza limitata di forme e dimensioni.”

Corpi senza un grammo di grasso, proporzionati, atletici e la maggior parte dei quali ritoccati magicamente con Photoshop. Nu Project è una collezione di foto di nudo scattate dal fotografo Matt Blum, di Minneapolis, con il quale si vorrebbe aggiungere un po’ di varietà e perché no, il riconoscimento alla bellezza autentica al di là degli stereotipi e delle etichette.

AtHome049-2B7K0748 Blum ha dato vita al progetto nel 2005 lavorando assieme a sua moglie, Katy Kessler.

“Quando cominciai a fotografare nudi, non avevo in progetto questo. I lavori che ho visto usano modelli con misure ideali o standard che sembrano estremamente perfetti o imponenti. Pensai che doveva esserci un modo per catturare la bellezza di una donna reale (di qualsiasi forma e corporatura), che funzionasse da modello e fotografarle belle e rispettosamente.”

Le modelle di questo progetto sono tutte volontarie, nel sito web dello stesso si possono apprezzare gallerie di donne nordamericane così come sudamericane; sebbene il tipo di donna che ha fotografato è l’unione di distinti corpi ed etnie, Blum assicura che gli piacerebbe che più donne avessero il coraggio di partecipare e si spogliassero delle loro insicurezze.

Il fotografo spera che queste immagini ispirino le donne a sentirsi meglio con il loro corpo.
“E’ stato molto emozionante ascoltare le reazioni della gente di fronte alle immagini (…) Abbiamo ricevuto molti commenti di donne (soprattutto) che hanno lottato per vedersi come le bellezze che sono e questo progetto le ha aiutate in questo cammino”.