Piazza Tahrir: La violenza sessuale come arma

tahrir-placardPubblichiamo la traduzione di questo articolo pubblicato originariamente in arabo sul sito di NOW e tradotto in inglese dalla stessa piattaforma.

Grazie a Elena C. per la traduzione (e la pazienza) e a Martina per la revisione.

Buona lettura!

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CAIRO. “Eravamo un gruppo di 20 donne dirette a piazza Tahrir per prendere parte al secondo anniversario della rivoluzione del 25 gennaio. Mi tenevo per mano con Rawija, una signora di 67 anni. Quando siamo arrivate vicino alla piazza un gran numero di uomini ha iniziato a tentare di separaci l’una dall’altra. Più andavamo avanti più il cappio si stringeva. Hanno trascinato Rawija lontana da me e ho visto il panico sul suo volto. Ero sola, circondata da cinque uomini con  altri dieci intorno a loro, che mi palpeggiavano. Avevano dei coltelli e mi stavano molestando fingendo al contempo di volermi proteggere. Uno di loro mi toccava mentre diceva: ‘Non avere paura, ci siamo noi con te’. Hanno iniziato a spingermi verso una zona buia e mi è preso il panico. La stessa scena accadeva dappertutto intorno a me con gruppi di uomini, circondati da altri gruppi più numerosi, e le donne al centro che gridavano. Mi sono fatta trascinare dal flusso di persone e sono riuscita a raggiungere una zona illuminata. Ho visto un mio collega che cercava di raggiungermi e finalmente è riuscito a liberarmi da questo circolo di follia. E’ successo tutto nell’arco di qualche minuto ma altre donne hanno subito aggressioni simili per un’ora o più mentre i loro vestiti venivano strappati con i coltelli. Quello che ho passato io è nulla a confronto di quello che è accaduto quel giorno a innumerevoli donne.” Leggi tutto “Piazza Tahrir: La violenza sessuale come arma”