A commento della morte di Franca Rame il tg2 manda in onda un servizio, firmato da Carola Carulli, in cui si dice: “Una donna bellissima Franca, amata e odiata. Chi la definiva un’attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante; chi invece la vedeva coma la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione. Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione”.
Tale commento ha destato l’ira di molte persone, compres@ noi, perchè è stato scritto in un modo assai discutibile: esso si apre facendo riferimento alla bellezza di Franca (come se fosse ciò che l’avesse resa famosa… noi ce la ricordiamo per la sua grande bravura come autrice e attrice teatrale) concetto che verrà ripreso dopo pochi minuti per ribadire che lei, di quella bellezza, se ne approfittava per imporre attenzione (mah) fin quando, poi, non fu stuprata. In italiano, quel finchè, significa qualcosa, una continuità che si interrompe, in questo caso con lo stupro, e che suggerisce una relazione di causa-effetto tra ciò che viene detto prima e ciò che si afferma poi. L’italiano è la nostra lingua, dai/lle giornalist@ ci aspettiamo un uso almeno corretto.