Sì vuol dire sì

220px-Margaret_Cho2Grazie a Margaret Cho, a “Yes means yes” e a Drew Falconeer per la sua traduzione.

Mi sorprendo sempre quando penso a quanto sesso ho fatto in vita mia che avrei preferito non fare. Non lo considero propriamente stupro, e nemmeno “date rape”, quanto semmai una specie di stupro dello spirito – una rappresentazione disonesta del mio desiderio per compiacere un’altra persona.

Ho detto di si’ perche’ sentivo troppo complicato dire di no. Ho detto di si’ perche’ non volevo dover difendere il mio “no”, qualificarlo, giustificarlo – meritarlo. Ho detto di si’ perche’ pensavo di essere cosi’ brutta e grassa che dovevo fare sesso ogni volta che me ne offrivano la possibilita’, perche’ chissa’ quando me l’avrebbero offerta di nuovo. Ho detto di si’ a partner che non avevo mai desiderato, perche’ dire di no dopo aver detto di si’ dopo cosi’ tanto tempo avrebbe reso la nostra intera relazione una bugia, cosi’ ho dovuto continuare a dire “si’” per poter conservare il mio “no” come un segreto. E’ un modo veramente incasinato di vivere, e un modo orrendo di amare.

Cosi’ oggi dico di si’ solo quando voglio dire si’. Questo richiede vigilanza da parte mia, per essere sicura che non mi scatti il pilota automatico e le persone facciano quello che vogliono, e mi costringe a essere veramente onesta con me stessa e gli/le altr*. Mi fa ricordare che amare me stessa significa anche proteggermi e difendere i miei confini. Dico di si’ a me stessa.

Margaret Cho, “Sì vuol dire sì”

9781580052573“I am surprised by how much sex I have had in my life that I didn’t want to have. Not exactly what’s considered “real” rape, or “date” rape, although it is a kind of rape of the spirit – a dishonest portrayal or distortion of my own desire in order to appease another person.
I said yes because I felt it was too much trouble to say no. I said yes because I didn’t want to have to defend my “no,” qualify it, justify it – deserve it. I said yes because I thought I was so ugly and fat that I should just take sex every time it was offered, because who knew when it would be offered again. I said yes to partners I never wanted in the first place, because to say no at any point after saying yes for so long would make our entire relationship a lie, so I had to keep saying yes in order to keep the “no” I felt a secret. That is such a messed-up way to live, such an awful way to love.

So these days, I say yes only when I mean yes. It does require some vigilance on my part to make sure I don’t just go on sexual automatic pilot and let people do whatever. It forces me to be really honest with myself and others. It makes me remember that loving myself is also about protecting myself and defending my own borders. I say yes to me.”

Margaret Cho, “Yes means yes”