Hackeriamo i fondamentalisti misogini contro la maternità obbligatoria

ph eldiario.es

Ieri, attorno alle 19.30, un hacker parte del movimento #Anonymous, ha avuto l’idea di hackerare il sito dell’Arcivescovo di Granada, inserendo nel sito il video dell’artista e attivista colombiana Nadia Granados, in arte La Fulminante Roja, nella performance Maternidad Obligatoria [Maternità obbligatoria], accompagnandolo all’hashtag #NiDevotaNiSumisa.
Nel video, realizzato nel 2011 e recentemente rimosso da youtube, La Fulminante interpreta un monologo sulla libertà sessuale e di aborto, giocando con un preservativo pieno di sperma.

L’azione di #Anonimous è una risposta diretta alle posizioni antiabortiste e misogine dell’arcivescovo Martínez, diventato famoso, in novembre, per aver promosso la pubblicazione in Spagna del libro di Costanza Miriano “Sposati e sii sottomessa” (in spagnolo “Casate y sé sumisa”) e noto per le sue dichiarazioni su aborto e stupro. Secondo l’arcivescovo Martínez quando abortisci non puoi lamentarti se qualcuno ti stupra: “no podían quejarse si abusaban de ellas”. L’azione è diretta anche al PP di Gallardón, il Partito Popolare spagnolo che ha modificato la legge sull’aborto, rendendola molto più restrittiva e riportando il paese alla condizione degli anni Settanta, cancellando il diritto all’autodeterminazione delle donne. L’anonim@ hacker mette in relazione le alte sfere del PP con la setta cattolica dell’ Opus Dei.

MATERNIDAD OBLIGATORIA di LaFulminanteRoja

http://www.dailymotion.com/video/xl1bm0_maternidad-obligatoria_webcam

Maternità Obbligatoria di La Fulminante Roja, traduzione di Serbilla.

La copula ci permette di trascendere i limiti del nostro corpo fisico. Necessario incontro orgasmico e libertario!! Fonte illimitata di forza emancipata!! Ci sono milioni di ragioni per voler copulare, sono personali e intime e tanto diverse per quante persone sono sulla terra. Di solito godiamo senza fine riproduttivo, piacere fine a sé stesso.

Prendere una gravidanza accidentale e trasformarla in maternità è un diritto e non un obbligo, come dovrebbe esserlo interromperla nel caso in cui non la si possa accettare. Quando i moralisti affermano che “La vita inizia con il concepimento” stanno mettendo sullo stesso piano l’ovulo fecondato e una persona con diritti e libertà. Agli spermatozoi con cinque ore di vita dentro questo preservativo non è stato permesso di fecondare ma, se questo cappuccio si fosse rotto, tutto questo seme sarebbe dentro il mio grembo fertile e potrebbe essere un piccolo zigote “Figlio di Dio” e, nel caso volessi tirarlo fuori dal mio corpo, si direbbe che questo è un delitto, perché è mio obbligo trasformarlo in bambino.

La “voce” di questi anziani cattolici e misogini, che mai correranno il rischio di restare incinti senza desiderarlo, incide maggiormente sulle leggi della voce di milioni di donne in età riproduttiva molte volte obbligate a procreare, soprattutto le più povere, le più indifese. Perché, nonostante si dica che è “illegale”, se una donna lo può pagare, può procurarsi un aborto, può prendere del Cytotec. E se vuole abortire ma non ha soldi? Se non ha nemmeno di che mangiare? Allora questa donna, che non ha alcuna garanzia di vita degna, come la si può obbligare a essere madre? A essere madre?

La maternità non può essere considerata un dovere, è una decisione personale.
Mai più crocifissi nei nostri uteri!!
Vogliamo il diritto a decidere sul corso delle nostre vite!!

4 risposte a “Hackeriamo i fondamentalisti misogini contro la maternità obbligatoria”

  1. Semplice: il lombrico (ma perché parlare sempre del lombrico, e non del vitello, del cinghiale, della cernia, ecc.ecc.ecc.?) è un essere vivente autonomo che esprime autodeterminazione anche attraverso la resistenza e la fuga di fronte a sofferenza, sfruttamento e morte… cosa che non si può dire del feto che non è né autonomo né capace di esprimere autodeterminazione. Da femminista e antispecista vedo chiaramente l’intersezionalità e trasversalità di queste due lotte. Ti faccio notare che la tua mancanza di “collegamento logico per cui la vita di un essere umano adulto ha la precedenza su quella di un embrione ma non su quella di un lombrico” deriva da una visione antropocentrica. Ti consiglio al proposito di leggere, se ti va: http://intersezioni.noblogs.org/post/2013/10/14/farla-finita-con-lidea-di-umanita-prima-parte/

  2. L’iniziativa è antiestetica ma interessante, forse proprio perché antiestetica, anche se rimango perplessa per il linguaggio contro gli attivisti no-choice. Nel momento in cui metto insieme l’autodeterminazione femminile e la libertà di scopare col primo che capita, ho servito su un piatto d’argento tutte le obiezioni ai no-choice.
    Seconda perplessità, sull’attivismo anti-specista di questa pagina. Nei paesi buddisti, in cui è peccato sopprimere anche un lombrico, è comune il cimitero dei non-nati in cui le mamme mancate depongono i resti dei feti perduti (uno dei più famosi è il cimitero Koyasan in Giappone). Mi sfugge proprio il collegamento logico per cui la vita di un essere umano adulto ha la precedenza su quella di un embrione ma non su quella di un lombrico. Per questo, sono abbastanza tranquilla che fra movimento contro la sperimentazione animale e contro l’interruzione di gravidanza si potrà realizzare una “santa alleanza”. Magari non faranno un cartello ma faranno una sorta di voto di scambio, do-ut-des nelle sedi opportune, in base al principio che tutte le forme di vita sono sullo stesso piano.

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